Giovanni Bandiera

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Giovedì, 25 Apr 2024

Diagnosi

Come viene rilevato l’aneurisma dell’aorta addominale?

In alcuni pazienti l’aneurisma viene diagnosticato casualmente nel corso di accertamenti effettuati per altre patologie o di ecografie eseguite per motivi diversi (ad esempio per disturbi renali, o prostatici, o calcolosi biliare).
La presentazione clinica del paziente con aneurisma aortico è diversa a seconda della localizzazione della lesione. Nella maggioranza dei casi (in circa il 75%) l’aneurisma dell’aorta addominale è asintomatico. Può essere presente dolore addominale e/o dorsale quando l’aneurisma è in fase di rapida espansione, dà compressione su strutture circostanti o è complicato da rottura. L’aneurisma asintomatico può essere rilevato occasionalmente nel corso di esame fisico o dal paziente stesso, in seguito a indagine radiologica o ecografica su altri sistemi o addirittura durante una laparotomia.
All’esame fisico molto spesso si rileva una massa addominale profonda pulsante, con consistenza teso-elastica, talora dolorabile. La pulsatilità è diretta e asincrona con il polso. La massa può essere mediana, però più spesso è lateralizzata a sinistra, eccezionalmente a destra. L’aneurisma può non essere rilevabile alla palpazione se di piccolo diametro, se è trombizzato o se il paziente è obeso.
Qualora vi sia il sospetto di aneurisma, il medico di famiglia invia il paziente ad uno specialista in chirurgia vascolare per un consulto. Il medico di famiglia o lo specialista prescrivono un esame ultrasonografico dell’addome, un’indagine indolore, che dura pochi minuti e non necessita di ricovero. Viene effettuata per verificare se l’aneurisma è presente e per misurarne le esatte dimensioni.

 

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a) Aorta normale b) Aneurisma dell'Aorta addominale

  

 Le indagini diagnostiche utili nel caso di aneurisma dell’aorta addominale sono:
1)   La radiografia dell’addome, che permette di evidenziare il profilo di un aneurisma con pareti calcificate. Tale indagine oggi non è da ritenersi di uso corrente. Tuttavia non va ignorata la sua importanza: nel paziente sottoposto a tale esame per vari motivi il rilievo dei reperti descritti consente di formulate la diagnosi di aneurisma e quindi di procedere con indagini più appropriate.
2) L’ecografia è l’indagine di primo approccio per la sua semplicità, rapidità e ripetibilità, oltre che la sua accuratezza diagnostica. Attraverso scansioni longitudinali e trasversali consente di formulare la diagnosi di aneurisma con accuratezza diagnostica prossima al 100% e di definire i diametri dell’aneurisma, la presenza nel lume di trombosi parietali e/o endocavitarie e i limiti superiore e inferiore con buona approssimazione. Tale esame peraltro non sempre è affidabile nella definizione dei limiti dell’aneurisma e nello studio dei rapporti con l’origine delle arterie renali.
3) La tomografia assiale computerizzata (TAC) che permette di mettere in evidenza l’aneurisma e rilevare l’eventuale presenza di trombi: indagine altamente affidabile anche per la valutazione dei diametri, la definizione dei limiti e dei rapporti con le strutture circostanti oltre che per la diagnosi di rottura dell’aneurisma. Particolare interesse ha la tomografìa assiale con tecnica spirale, che consente la ricostruzione tridimensionale dell’aneurisma.
4) L’arteriografia non viene impiegata per la diagnosi della malattia. Infatti essa visualizza solo il lume e, se questo è occupato da trombi, può indurre erroneamente a ritenere il diametro più piccolo di quello reale o addirittura dare un falso negativo.  Essa trova impiego fondamentalmente per esplorare alcuni particolari aspetti, utili in alcuni casi per la strategia terapeutica da adottare.
5) La risonanza magnetica (RM)è indagine dì recente introduzione nella diagnostica delle vasculopatie ed è molto valida per accuratezza diagnostica e spettro dì dati che può fornire.

Chi è a rischio?

Sono notoriamente a rischio soggetti di sesso maschile di età superiore a 60 anni o più giovani, con familiarità per patologia aneurismatica (fratello, padre), nonché gli uomini con altre arteriopatie (angina, arteriosclerosi, ipertensione).

Aneurisma dell’Aorta Addominale