Giovanni Bandiera

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Giovedì, 16 Mag 2024

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Trattamento sclerosante

Giovedì 09 Dicembre 2010 20:48 Pubblicato in Le Vene Varicose
Che cos’è la scleroterapia?
Questa terapia viene impiegata per chiudere le vene varicose iniettando una sostanza chimica al loro interno che fa si che le pareti si incollino tra loro.
È più effi cace nei casi in cui non vi è aumento di pressione nelle vene varicose causato dalla presenza di valvole incontinenti a monte nella coscia; ogni caso il paziente verrà informato se è possibile procedere con questo tipo di trattamento.
Di solito, la maggior parte delle vene varicose che possono essere sclerotizzate non sono pericolose sotto il profi lo medico ed il trattamento raramente è essenziale, ma viene effettuato su pazienti che si preoccupano degli aspetti estetici o della sintomatologia.

Che cosa succede durante la scleroterapia?

Si tratta di una procedura effettuata ambulatoriamente. Il medico spiega al paziente come si svolgerà l’intervento e poi effettua una o più iniezioni nelle vene. Poi ogni punto di iniezione viene tamponato e quindi su tutta la lunghezza, a partire dal piede, viene applicata una calza o una fascia elastica.
La sostanza chimica (sclerosante) iniettata nelle vene agisce da collante. Perché le superfici si avvicinino in modo compatto e si chiudano definitivamente, è necessario che aderiscano fra loro fino a quando la sostanza non abbia agito sulle pareti. I bendaggi e le calze compressive agiscono come una sorta di “morsa”, tenendo vicine e bloccate le pareti venose.

Quali sono le indicazioni dopo la scleroterapia?
Anche se le indicazioni variano da caso a caso, valgono sempre le seguenti raccomandazioni.
1. Dopo la terapia, camminare a passo svelto per almeno 20 minuti.
2. Il bendaggio e/o le calze compressive devono essere portate senza alcuna interruzione per tutto il tempo indicato (generalmente 2-3
settimane). Questo signifi ca che non sarà possibile al paziente fare normalmente il bagno o la doccia, in quanto le bende non devono essere bagnate: qualora si allentino, dovranno essere nuovamente applicate.
3. Nel periodo in cui il paziente è fasciato o indossa le calze di contenimento è importante che cerchi di essere il più attivo possibile. Deve evitare inoltre di stare in piedi fermo per periodi prolungati. Quando si resta a lungo seduti, se possibile tenere i piedi elevati. In generale, non vi sono restrizioni per quanto riguarda le normali attività ed è possibile praticare quasi tutti gli sport. È però auspicabile evitare attività molto faticose che potrebbero far allentare il bendaggio o gli sport di contatto che comportano rischio di traumi alle gambe. Le bende devono essere tenute asciutte.

Quali possono essere gli altri effetti o problemi?
La sostanza chimica iniettata nelle vene può provocare infiammazione, con conseguente arrossamento e fastidio. Questi effetti sono passeggeri, ma se particolarmente insistenti è ragionevole assumere antidolorifici e/o gli antinfiammatori. Talvolta può comparire edema alle caviglie, più marcato se il paziente passa molto tempo in piedi fermo. Il gonfiore si risolve in genere camminando o tenendo i piedi sollevati. In alcuni rari casi, l’infiammazione può essere molto fastidiosa, anche se sicuramente andrà a scomparire.
Una delle possibili conseguenze dell’iniezione di sostanze sclerosanti nelle varici, sia pure molto rara, è la trombosi venosa profonda: le vene profonde sono infatti molto diverse dalle vene superficiali trattate con la scleroterapia. Di solito, il segno della trombosi venosa profonda è un persistente edema della gamba.
Nel tempo, la scleroterapia può far comparire aloni scuri sulla pelle, nelle zone corrispondenti alle vene. Questo effetto si riscontra di rado e non è prevedibile. Talvolta l’alone schiarisce con il tempo, ma altre volte è permanente. Molto raramente sulle zone trattate si possono formare dei capillari o, nel punto di iniezione, delle vescicole, che scompaiono spontaneamente, ma a volte possono lasciare una piccola cicatrice.

Quanto durano gli effetti della scleroterapia?
Per le piccole varici i risultati sono generalmente defi nitivi. Può succedere però che, in presenza di elevata pressione nelle vene a causa dell’insufficienza valvolare, si formino poco a poco nel tempo nuove vene varicose che, se fastidiose, possono essere nuovamente sclerotizzate oppure trattate con l’intervento chirurgico.

Cosa sono le vene varicose?

Mercoledì 03 Novembre 2010 10:40 Pubblicato in Le Vene Varicose

 

Che cosa sono le vene varicose?

Le vene varicose sono delle vene superfi ciali delle gambe che si sono allargate,gonfi ate e diventate tortuose. Sono molto frequenti e, nella maggior parte delle persone, non determinano alcun problema dal punto di vista medico.
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Nelle gambe il sangue scorre all’interno delle arterie (dal cuore alla periferia), portando nutrimento a tutti i tessuti, e delle vene, che veicolano il sangue nella direzione opposta.
Negli arti inferiori sono presenti due sistemi venosi principali: le vene profonde, che riportano la maggior parte del sangue al cuore, e le vene superfi ciali, meno importanti, la cui alterazione può determinare la formazione di vene varicose,o varici. Tutte le vene delle gambe sono fornite di valvole che permettono al sangue di scorrere dal basso verso l’alto. Se le vene si dilatano e si formano le varici, si altera anche il funzionamento delle valvole, il sangue torna indietro e si forma una pressione che sovraccarica le pareti venose quando il soggetto sta in piedi, cammina o è seduto. Sdraiandosi o sollevando i piedi la pressione diminuisce e la sensazione migliora.

Sia i sintomi che il trattamento dipendono dal grado di danneggiamento delle valvole venose, anche se i disturbi provocati dalle vene varicose variano moltissimo da persona a persona.
Le vene varicose si manifestano spesso per la prima volta durante la gravidanza, quando gli ormoni determinano un rilasciamento delle pareti delle vene e il peso dell’utero comprime le strutture venose del bacino. Le persone sovrappeso sono maggiormente soggette allo sviluppo delle vene varicose e ai disturbi provocati dalla sintomatologia che ne deriva. Esiste una certa tendenza alla familiarità nei casi gravi di vene varicose, ma questo non è sempre confermato. Di solito non ci sono cause particolari a cui attribuire questa patologia

Nella maggior parte delle persone, le vene varicose sono completamente asintomatiche e l’unico problema che possono determinare è di natura estetico. Il semplice fatto di avere le vene varicose non è un buon motivo per rivolgersi al medico o richiederne il trattamento.varici Al di là dell’estetica, i sintomi più frequenti delle varici sono dolore, fastidio e sensazione di pesantezza alle gambe, generalmente più accentuati la sera. Talvolta sono presenti anche gonfi ori alle caviglie.
Questi disturbi non sono gravi sotto il profi lo medico, ma se sono particolarmente fastidiosi possono essere trattati.

Sebbene con il passare degli anni le vene varicose possano peggiorare, questo si verifi ca in genere molto lentamente e la preoccupazione di un aggravamento non è di per sé un buon motivo per il trattamento, in assenza di disturbi.

In alcune persone, l’elevata pressione venosa provoca lesioni cutanee vicino alla caviglia, creando degli aloni bruni, con zone cicatriziali più chiare. È possibile inoltre che si manifestino eczemi (arrossamenti cutanei). Se queste alterazioni peggiorano o se è presente danno cutaneo si possono formare delle ulcere. Le alterazioni cutanee sono invece un buon motivo per rivolgersi al medico o allo specialista.
Altri problemi occasionalmente provocati dalle vene varicose sono le flebiti e il sanguinamento.

La flebite (detta anche tromboflebite) è un’infiammazione delle vene, spesso accompagnata da trombosi (coagulazione del sangue) all’interno della vena malata, che diventa rigida e sensibile. Diversamente da quanto avviene per la trombosi venosa profonda, questo disturbo in genere non è pericoloso e non comporta necessariamente il trattamento delle vene varicose.

Il rischio di sanguinamento successivo a traumi alle vene varicose preoccupa molte persone, ma è molto raro, cessa sempre comprimendo il punto e le vene possono essere trattate successivamente per evitare il rischio di successivi episodi.